Lockdown a Londra. Giorni strani in isolamento forzato.

Questi sono proprio giorni strani. Giorni oziosi o insolitamente frenetici... giorni che ti incanti a guardar fuori dalla finestra una qualsiasi cosa, giorni che ti senti piena di energia e ti metti a pulire tutta la casa, giorni che ti senti spossata e non faresti altro che dormire, giorni passati a fare inventari della spesa, a cliccare sui siti di informazione, a leggere qualcosa senza un briciolo di concentrazione.











Giorni immobili sul divano a fare zapping, giorni di fitness casalingo, sforzandoti di saltellare qua e là in salotto, giorni in cucina a tagliar verdure, preparare focacce e a risparmiare ingredienti, giorni di bucato e di detersivi antibatterici, giorni di spesa, a far rifornimento di quel che si riesce a trovare, con il terrore di mettere il naso fuori di casa, protetti solo da una mascherina di carta e da una provvida distanza. Giorni strani senza ore, né date, senza parole, né musica.

E poi ci sono le notti lunghissime, quelle che non ti fanno dormire con tutti i pensieri che ti frullano in testa, quelle con la paura che ti prende la gola e non ti fa respirare. Notti tra sonno, incubi, veglia e tisane rilassanti, perfette per alzarsi ogni due minuti a far pipì. Notti nervose, non riesci a stare nel letto, ti devi alzare, hai una voglia pazzesca di camminare, senti caldo, devi uscire a prendere un po' di aria fresca... e ti ritrovi in cucina, a bere un goccio d'acqua e a guardare fuori: la notte non è così buia ma illuminata dalle luci dei palazzi vicini. Ci sono tante finestre "accese", non sono l'unica ad essere sveglia, questo pensiero mi calma e me ne torno in camera un po' sollevata, un po' consolata.

Quando va bene, riesco a dormire quelle 5 ore di fila e poi mi sveglio con la convinzione che tutta questa storia sia solo frutto della mia immaginazione. Tiro un sospiro di sollievo, mi giro e sto per riaddormentarmi beata quando la realtà prende il sopravvento, di colpo l'illusione sparisce. Mi alzo infreddolita e con un gran mal di testa.

La giornata inizia. Inizia per forza. Ma cosa devo fare oggi? Qualcosa salta sempre fuori, per fortuna.

Oggi volevo postare una bella ricetta, un pan brioche semplice e gustoso che ho testato in questi giorni. Però non è andata così, mi sono persa in chiacchiere. La ricetta la posterò domani. Stavolta non sono riuscita a distogliere il pensiero da quello che sta succedendo dentro e fuori di me. A domani, e sarà il giorno della ricetta. Promesso :-)








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