

Musiche, voci, suoni strani, luci suffuse, ombre dense, immagini delle passerelle, manichini inquietanti e abiti come sculture.
Bellissimo il Cabinet of Curiosities, situato al centro delle mostra, incantava con una miriade di loggette e supporti sui quali giravano cappelli improbabili ed entusiasmanti, guanti, vestiti, scarpe e altri accessori in un'esplosione di eccentricità che ti affascinava completamente e ti lasciava senza fiato.
Magico l'ologramma di Kate Moss che appariva dal nulla come un fantasma e fluttuava nella stanza buia in una nuvola di veli e potevi ammirarlo da diverse angolazioni, una cosa incredibile!
Il filmato è disponibile su youtube.
Il filmato è disponibile su youtube.
Ma quando l'avventura finisce e ti ritrovi in un salone inondato di luce pomeridiana tra statue antiche e tanta gente che affolla lo spazio, sei investito da uno strano senso di smarrimento, misto a un po' di tristezza. Ora che il sogno è svanito, ti accorgi che forse è durato troppo poco ed esci dal museo con tante cose da raccontare e anche con la nostalgia pensando ad un genio che non c'è più.
“London’s where I was brought up. It’s where my heart is and where I get my inspiration.”
– Alexander McQueen, January 2000
www.telegraph.co.uk
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